Abbiamo intervistato Giuseppe Peruzzi, presidente dell’ASD Cavallino e organizzatore della GF Rampichiana che nel 2021 vedrà tante novità.
Vi abbiamo parlato di Tour3Regioni 2021 e di tutte le nuove norme di Sicurezza che gli organizzatori stanno predisponendo per rilanciare alla grande il movimento agonistico delle Gran Fondo. Non solo: perchè le novità non saranno esclusivamente sul fronte della sicurezza, ma un po’ tutte le gare storiche del circuito avranno tante novità. Prima su tutte la Gran Fondo Rampichiana che sarà la prima in programma domenica 28 marzo. Il suo Patron Giuseppe Peruzzi, in questa breve intervista ci svela qualche dettaglio in più…
Ciao Giuseppe e ben ritrovato. Oggi ti contattiamo per avere qualche anticipazione sulla prossima Gran Fondo Rampichiana, prima Gran Fondo del 2021 del Tour3Regioni (Covid permettendo) e che per la prima volta non si correrà a Cortona ma ad Arezzo. Come mai questa scelta?
Questa scelta era già in cantiere da qualche tempo. Ad Arezzo la gestione delle attività turistiche è in mano alla fondazione InTour che da anni cercava una collaborazione con noi. Il prossimo anno, visto che tutto il movimento avrà bisogno di un grande rilancio, la fondazione ha in programma un “Bike Festival” in collaborazione anche con altre società sportive della durata di un mese, dove ogni fine settimana sarà organizzato un evento sportivo e la Gran Fondo Rampichiana sarà il primo evento di apertura. Per gli altri tre fine settimana saranno in programma una fiera dell’antiquariato con il settore dedicato alle bici d’epoca, una cicloturistica su strada e la famosa ciclostorica “L’Ardita”.
- Parlaci della nuova location: avete già inquadrato l’area di ritrovo?
Ovviamente in una città storica e bella come Arezzo, la location non può che essere il centro storico, con tutte le difficoltà organizzative che ne conseguiranno per far partire ed arrivare gli atleti durante la manifestazione, ma penso che un patrimonio storico come quello di Arezzo debba essere promosso a tutti gli atleti e accompagnatori
- Arezzo è una gran bella città che si presta anche ad eventi collaterali. In particolare il Tour3Regioni punterà sul settore e-Bike nella giornata del sabato. Cosa ne pensi?
Noi siamo stati i primi promotori a volere con l’aiuto di Ivano Ognibene anche un circuito per l’e-Bike. E’ un mercato in forte espansione ed è giusto che anche gli eventi si adattino nella giusta misura alle nuove realtà. Siamo favorevoli a degli eventi separati perchè la competizione deve rimanere per le Mountain Bike (gli eventi saranno di sabato ndr.)
- Molti atleti sono già molto curiosi di sapere come sarà il nuovo tracciato: puoi darci qualche anticipazione?
BELLO! L’esperienza ormai penso che ne abbiamo abbastanza per giudicarlo noi stessi che lo abbiamo inquadrato. Sarà lungo circa 45 km e sui 1.400 metri di dislivello, ma… non vi dico di più (per ora)
- Più o meno duro della Rampichiana a Cortona?
Sono tutte dure le gare!
- A proposto di Rampichiana: ma da quanti anni esiste questo evento?
Sarà la sedicesima edizione. Era il 2005 quando in 6 tesserati abbiamo organizzato la prima edizione. Siamo partiti in 69 quell’anno ed è stata una festa. Nel corso degli anni è cresciuta sia la società del Cavallino arrivando fino a 200 tesserati, sia la Gran Fondo con oltre 1.000 partenti a Sant’Andrea Pigli che come diceva un mio amico “era un campo di steccioni” come dicono ad Arezzo. Quando abbiamo visto che la manifestazione cresceva ancora abbiamo inquadrato Cortona come nuova location in questi ultimi anni
- Cosa è cambiato da allora nel modo di vivere e organizzare l’evento?
Sicuramente a livello organizzativo l’impegno è molto maggiore, ma fino che c’è un gruppo di appassionati andiamo avanti
- So che sei stato a Capoliveri recentemente per “studiare” le nuove linee guida della FCI: sei soddisfatto di queste norme o pensi che ci poteva impegnare di più?
Penso che le linee guide imposte siano giuste. Gli atleti hanno diritto a praticare il loro sport in sicurezza. Non penso che avere o non avere il pasta party e docce sia un grosso problema (certo, se ci sono meglio) ma agli atleti interessa correre e il nostro compito sarà farlo nella più completa sicurezza
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