E’ la notte di un giorno infrasettmanale. E’ un po’ che non pedaliamo e dentro di noi, sentiamo l’imperterrita necessità di andare a fare una pedalata. Non un allenamento… Una semplice pedalata. Alle 8 iniziamo a lavorare e quindi la sveglia la dobbiamo puntare molto presto. Ci alziamo alle ore 5:45. Siamo assonnati e con molta poca voglia. La voglia e l’entusiasmo della sera prima è smorzato dal sonno che ancora ci avvolge. Senza pensarci troppo ci vestiamo, allacciamo scarpe e casco e iniziamo a pedalare. Alle 6 ancora è bello buio, ragion per cui ci serviamo di una torcia per vedere e farci vedere. Dopo soli 10 minuti di pedalata sentiamo già che il nostro corpo e il nostro spirito sta raccogliendo i primi benefici della nostra scelta. E’ ancora un bel freddo, il mondo dorme e incrociamo solo qualche auto di gente assonnata come noi, che però evidentemente inizia a lavorare molto prima.
Iniziamo a prendere un sentiero sterrato in salita. Davanti a noi vediamo solo la carraia illuminata dalla nostra torcia montata sul manubrio. Oltre al nostro fiato di fatica, gli unici rumori che sentiamo sono quelli delle nostre gomme che “mangiano” lo sterrato e qualche cespuglio che si muove a poche decine di metri da noi, probabilmente di qualche animale spaventato danna nostra presenza.
La prima parte della nostra pedalata è una profonda immersione con noi stessi e con i nostri pensieri. Il buio ancora ci avvolge e non potendo godere di ciò che ci circonda, ne approfittiamo per lavorare su noi stessi.
A circa metà salita però, il paesaggio cambia e si inizia ad intravvedere un po’ di luce all’orizzonte. Il paesaggio si apre e il cielo si colora. Sono circa le 6:30. Il nostro tempo a disposizione inizia già a volgere al termine. Continuiamo a salire, e la nostra attenzione ora è molto più attenta alle bellezze che ci circondano.
Arriviamo in cima proprio all’albeggiare della nostra giornata lavorativa. Giusto il tempo di mettere un antivento per proteggerci dalle temperature del mattino. Un minuto per godere di una cima conquistata (l’ennesima ma sempre soddisfacente) e poi la discesa in paese. Doccia, colazione al volo e via a lavorare. Quando però la nostra giornata parte ufficialmente siamo più leggeri, più soddisfatti e più carichi per le ore di lavoro che ci separano dal tornare a casa con la nostra famiglia. Abbiamo colto innumerevoli benefici in termini di salute, di scarico mentale e di soddisfazione personale. Perchè andare in bicicletta, non è mai solo andare in bicicletta…