Il Tour3Regioni, circuito di Mtb del Centro Italia non è solo agonismo. In questi anni di crescita, le gare sono diventate delle vere e proprie esperienze ed avventure di scoperta di Borghi d’Italia medioevali. Ce n’è siamo accorti proprio nel 2021 con la nuova Gran Fondo Rampichiana. Partire ed arrivare in centro ad Arezzo non è certo cosa di tutti i giorni e, agonismo a parte, le Gran Fondo del Tour3Regioni aiutano a scoprire luoghi della nostra bella Italia pieni di storia. Ve li andiamo a presentare uno per uno…
CINGOLI – UNO DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA
Adagiata sulla sommità del Monte Circe a 631 mt. s.l.m., grazie alla sua posizione panoramica sul territorio marchigiano, Cingoli è denominato il “Balcone delle Marche” e rientra tra i Borghi più belli d’Italia e nel Club delle Bandiere Arancioni. Da una vasta terrazza sulle mura castellane di origine medievale è infatti possibile godere la vista di gran parte del territorio marchigiano, con la cornice naturale, all’orizzonte, del mar Adriatico e del monte Conero. In origine municipium romano, Cingoli diede i natali al generale Tito Labieno e, in epoca più vicina a noi, a Papa Pio VIII.
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SINALUNGA
Gli amanti del turismo in campagna non possono farsi sfuggire la visita al bellissimo borgo di Sinalunga. Situato nella Val di Chiana Senese, a soli 20 chilometri da Montepulciano, Sinalunga è circondato dal verde dei vigneti e degli ulivi. Il borgo, un tempo fortificato, ha perso gran parte delle sue mura antiche, è rimasto, invece, intatto il Palazzo Pretorio, un edificio medievale costruito tra il 1337 e il 1346. La particolarità del Palazzo Pretorio che colpisce i visitatori, è la presenza alla destra del portale principale di una goglia dove i malviventi venivano scherniti pubblicamente in piazza.
BORGHI D’ITALIA: FERMIGNANO
Di Fermignano vi abbiamo parlato anche in un nostro precedente articolo. La new-entry del Tour3Regioni 2022 è sicuramente un sito con una grande valenza storica. Basta guardarsi attorno per scoprire che il paese risale all’anticihità. Secondo l’archeologo Nereo Alfieri la cruciale battaglia del Metauro del 207 a.C. fu combattuta nel territorio fermignanese. L’ipotesi di per sé non risale a lui, ma era già stata avanzata nel XV secolo dall’umanista Flavio Biondo, il quale aveva collegato il toponimo di Monte Asdrualdo al nome del barcide che nel 207 trovò la morte nella battaglia del Metauro.
POPPI
La visita di Poppi è imprescindibile dalla conoscenza dell’evento che ne determinò la storia, la celebre battaglia di Campaldino che l’11 giugno 1289 vide scontrarsi le fazioni dei Guelfi di Firenze e dei Ghibellini di Arezzo. Allo scontro partecipò anche un giovanissimo Dante, arruolato quale “feditore a cavallo”, e che più tardi ne diede una rappresentazione nel Purgatorio (V, 88-129). Campaldino fu una battaglia epocale anche perché fu uno dei pochi combattimenti di grossa dimensione che si svolsero in tutto il Medioevo nell’Italia centrale. Vide coinvolti oltre ventimila uomini in campo. Al suo termine, la battaglia sancì il consolidando del predominio di Firenze e il declino di Arezzo.
CARPEGNA
Adagiata sulla costa dell’omonimo Monte, immersa nel verde dei suoi faggeti, Carpegna è il centro di quel Montefeltro aspro e gentile che fu terra di santi e condottieri, di cupe leggende e di storia. Nobile perchè essa ruota attorno alla famiglia dei Conti di Carpegna, fra le più blasonate d’Italia, dalla quale derivano i Malatesta, i gloriosi Montefeltro e di Della Faggiola del notissimo Uguccione, descritto nei versi del Canto XXIII dell’Inferno di Dante.
Cuore storico e artistico dell’abitato è il Palazzo dei Principi,progettato dall’architetto romano Antonio de Rossi e costruito nel 1675 su commissione del cardinale Gaspare di Carpegna.
Carpegna rientra nel territorio del Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello, di cui è la sede capoluogo.
Ormai da decenni, nel mese di luglio, Carpegna celebra uno dei prodotti enogastronomici più prelibati e famosi del Montefeltro, il Prosciutto di Carpegna DOP.
PRATOVECCHIO – Borghi d’Italia
Pratovecchio si trova attaccato al paese di Stia. Questi due centri, posti nella parte più a nord del Casentino e i primi bagnati dall’Arno, fanno parte dell’unico Comune di Pratovecchio-Stia.
Giungendo da sud, ossia da Poppi e Bibbiena, Pratovecchio è annunciato da una torre sull’apice di un colle che vediamo davanti a noi. E’ il Castello di Romena, uno dei simboli del Casentino. Alle pendici di questo colle scorre l’Arno e oltre il fiume si trova paese. Le origini di questo borgo dell’alto Casentino risalgono al XII secolo, periodo in cui i Conti Guidi fondarono qui un loro cassero chiuso da mura e torri ancora oggi ben visibili in vari punti. Quella che fu la parte fortificata del luogo è oggi la zona di Pratovecchio più interessante dal punto di vista storico e architettonico.
CAMERANO
Camerano è un borgo incastonato tra le colline armoniose ed ondulate della Riviera del Conero e il panorama è ricamato dai vigneti: eh sì siete nella patria del vino Rosso Conero, corposo e strutturato vino di uva di Montepulciano. Di particolare fascino le Grotte di Camerano sono perfette per chi ha voglia di vivere un’esperienza particolare o per chi ama visitare luoghi pieni di storia i cui misteri e segreti non stati ancora svelati.