Il Green Pass è solo l’ultimo di un provvedimento ben più ampio che coinvolge esercenti, titolari di attività e organizzatori. Dopo l’articolo sulle note della FCI per quanto riguarda i prossimi eventi, gli atleti sembrano al momento esonerati da tale obbligo. Tuttavia un magazine Outdoor ha una diversa interpretazione.
Preme specificare che questo bacino di eventi, a partire dal Caveja Bike Cup e a seguire con le Gran Fondo, grazie ai suoi organizzatori è sempre stato molto attento alle norme di sicurezza imposte. I comitati organizzatori si sono attrezzati per organizzare gare nell’era Covid con costi di gran lunga superiori a quelli prima del 2020 (cibi confezionati, termometri, braccialetti, personale aggiuntivo). Il tutto senza chiedere non un euro di più agli atleti.
Se il Green Pass dovesse divenire obbligatorio anche per gli atleti nelle prossime settimane, ovviamente ci attrezzeremo anche per questo. Ciò ovviamente comporterebbe un ulteriore onere organizzativo, di costi, tempo e personale. Il “sospiro di sollievo” quindi è unicamente indirizzato al non rivoluzionare ancora una volta una macchina organizzativa già complicata.
Non siamo noi le persone competenti nel giudicare se questa modalità sia giusta oppure no. Quello che ci preme, è il tornare nel più breve tempo possibile in condizioni normali. Da organizzatori ci adatteremo alle norme che ci verranno date, come sempre fatto fino ad ora.
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