Per oltre 10 anni, il mondo delle Gran Fondo di Mtb ha visto una crescita esponenziale delle presenze. Solo negli ultimi anni, pur con un costante aumento delle vendite e dei praticanti, la curva ha iniziato a flettersi verso il basso.

Il 2020 e la pandemia da Covid-19 hanno definitivamente interrotto quel percorso di crescita di molti grandi eventi. Poche organizzazioni hanno avuto il pregio (e la fortuna) di esplodere in pochi anni. Molte per arrivare a 1.000 presenze hanno impiegato oltre 10 anni. Nel 2019 le gare con più di 1.000 atleti al via era comunque attorno alla quindicina. E probabilmente, quelle che andranno più in difficoltà in un 2021 ancora pieno di punti interrogativi potrebbero essere proprio le più grandi.

Il problema degli assembramenti

Pur non essendo specificato nelle linee guida delle FCI, gli assembramenti in griglia di partenza sono un nodo di molti organizzatori. Se il Tour3Regioni sta pensando a griglie gestibili di 250 atleti circa, altri eventi come Sellaronda Hero e Dolomiti Superbike per citarne due, dovranno valutare se per qualche anno o comunque fino ad emergenza finita, non sia il caso di abbassare i numeri chiusi delle manifestazioni.

I problemi economici

Sponsor a parte, meno presenze, corrispondono anche a meno entrate economiche e, chi si è abituato bene negli anni passati, dovrà cercare strade alternative per sopravvivere fino a che le acque non si saranno calmate.

Il 2020 che ha premiato le piccole

Cosi come il Caveja Bike Cup è riuscito nell’impresa di iniziare e finire il circuito di Cross-Country, così tante altre manifestazioni medio-piccole hanno potuto svolgere i propri programmi tra rigidi protocolli di sicurezza. L’unico grande evento riuscito è stato quello della Capoliveri Legend Cup

La prospettiva 2021

Il 2021 sarà un anno molto complesso per gli organizzatori. Le presenze avranno un calo se non altro dovuto alle tante concomitanze che si andranno a creare. Ma tutto dipenderà dai prossimi mesi. La strada è ancora tutta in salita…