Il Supersix Race sbarca in Umbria. Dopo lo stop della Granfondo Monte Cucco, torna invece dopo un anno di pausa la Granfondo delle Sorgenti che ha come base di partenza e arrivo proprio il borgo di Nocera Umbra. Fondata dagli Umbri nel V secolo a.C., conquistata poi dai Romani nel 161 a.C., Nocera Umbra divenne Municipio e importante stazione lungo la via Flaminia.
Storia di Nocera Umbra, dai romani fino al terremoto
Alla caduta dell’Impero Romano venne conquistata dai Goti nel primo Medioevo e poi inclusa nel dominio del Ducato di Spoleto. La città medioevale, chiusa nelle sue mura inaccessibili e con la sua rocca inespugnabile in cima, circondata da torri, aveva circa tremila abitanti. Fu presa e incendiata da Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1248, per il suo essere di parte guelfa e per via di una ribellione, e pochi anni dopo, nel 1279, distrutta da un terremoto. Dopo lotte per il potere, nel 1439 venne annessa definitivamente allo Stato della Chiesa fino al 1860. Nel settembre del 1997 Nocera Umbra è stata colpita da un secondo violento terremoto del 6º grado della scala Richter
Cosa vedere a Nocera Umbra
Arrivati a Nocera Umbra verrete subito colpiti dalla sua posizione, infatti il borgo si sviluppa sulla cima di un colle ed è circondato dalla suggestiva catena degli Appennini Nocerini.
In cima al paese svettano, entrambi visitabili all’interno:
- la Torre Civica, detta volgarmente Campanaccio, unico resto della rocca e che ricorda la strage dei Trinci (1421);
- il Duomo, Chiesa di Santa Maria Assunta, dell’antica chiesa inglobata nella fortezza rimane solo il portale romanico visibile all’ ingresso laterale.
Scendendo giù dallo “stradone del Duomo” si incontra
- la Chiesa di San Francesco, da metà del’900 sede della Pinacoteca comunale e del museo civico, affacciata su Piazza Caprera. Da questa si scende verso il corso principale del paese, da cui si diramano vicoletti molto caratteristici, pieni di fiori e mattoni a vista e dove sarà possibile incrociare la “camminata dei portici” (XVII sec) attraverso al quale arriverete a Piazza San Filippo, dov’è ubicata la omonima chiesa di stile neogotico.
Proseguendo dietro la chiesa, arriverete poi presso “le fonti”, gli antichi lavatoi utilizzati un tempo per fare il bucato.
Da non perdere sul lato destro del corso, scorci meravigliosi sulle montagne e tutti portano alla salita del “borgo piccolo”, una stradina che scorre quasi parallela a quella principale del corso e che porta ad una piazzetta molto ben curata.
Fonte I Live Umbria – Foto Pedroni Alessandro e I Live Umbria