Nel 2018, quello che era un bel percorso di Cross-Country è diventato TITANO XCO, prova degli Internazionali d’Italia Series, il circuito di XCO più importante del nostro Paese. San Marino non aveva mai conosciuto, se non nelle Olimpiadi dei piccoli stati, una competizione di quel calibro. Sì, era passato il Giro d’Italia, erano passate altre corse su strada, ma mai un XCO Internazionale. A dire la verità, non era mai capitato nemmeno alla zona in generale.
Siamo sempre stati abituati a vedere gli Internazionali d’Italia principalmente al Nord. Poche volte in Abruzzo, qualche volta in altre regioni, ma mai tra Marche ed Emilia Romagna.
TITANO XCO: la prima col sole, la seconda con la pioggia
L’edizione 2018 fu un successo. Il sole fece da contorno ad una prima edizione molto ben riuscita. A vincere fu l’estone Martin Loo. Non c’era ancora Bike-Advisor, c’era solo il Caveja Bike Cup che aveva la sua prova il giorno della vigilia degli ELITE. Per tutti noi, fu un sogno che si realizzò.
Come tutte le seconde edizioni, nell’edizione 2019 furono aggiustate tante piccole cose tipiche di una “prima”. Location di partenza e arrivo migliorate e tracciato ancor più spettacolare. Lo scalpore principale però lo fece la Scott Racing Team che confermò la sua presenza con l’allora campione del Mondo Nino Schurter e il Campione Europeo Lars Forster. Solo loro due, fecero da volano ad un parterre di atleti da Coppa del Mondo. Fu l’apoteosi per gli appassionati della zona e non. La giornata però fu tutt’altro che primaverile. Pioggia e fango, rovinarono per un certo senso la festa ma non lo spettacolo di chi comunque vi partecipò. Alla fine fu comunque un’edizione riuscita viste le condizioni non favorevoli.
Un passo indietro difficile da capire
A fine 2019, prima che la Pandemia cambiasse le vite di tutti noi, un comunicato ufficiale di TITANO XCO comunicò che la terza edizione non si sarebbe svolta fino a data da destinarsi. Una news rimbalzata su tutti i canali con un grande rammarico da parte di tutti.
La crescita esponenziale di questo evento non può avere influito negativamente. Sarebbe il sogno di tutti gli organizzatori avere un Campione del Mondo in casa dopo una sola edizione. Ci sono eventi che raccolgono qualche risultato dopo un decennio. San Marino, grazie anche all’ottimo lavoro, li ha raccolti subito. Tra le cause che possono aver influito in questa rottura possono esserci sicuramente dei motivi economici. Un evento del genere richiede i fondi necessari. Ma questo è un problema comune di tutte le grandi realtà. Il Covid comunque ha attutito in parte questa botta per il movimento italiano e locale. Rimane il fatto che San Marino ha perso una bella occasione di crescita che, ci auguriamo, possa tornare al più presto.
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