Domenica parte il Tour3Regioni e l‘Italian6Races con la Gran Fondo Rampichiana. Il mondo amatoriale delle GranFondo arriva da un anno di vuoto totale (il 2020) e un anno di tante incertezze e troppi posticipi (2021). Il biennio appena passato ha contribuito a tanta incertezza nel mondo degli atleti. Non da ultimo l’esplosione dell’ala cicloturistica ed e-Bike ha allontanato definitivamente chi già veniva alle Gran Fondo non tanto per il risultato, quanto per la festa finale dopo gara che purtroppo manca da due anni.

Il 2022 sarà un anno di inizio di una nuova era di eventi, dove gli equilibri e i servizi in gara dovranno via via tornare alla normalità. Dopo “la scottatura” passata, molti hanno temporeggiato con gli abbonamenti, prediligendo il last-minute e l’iscrizione singola. Del resto tanti atleti nel 2021 hanno perso quote di iscrizioni già pagate a causa dei continui posticipi e successive concomitanze.

L’obiettivo 2022 di tutti gli eventi sarà quello di riportare la fiducia degli atleti a epoche pre-covid e progressivamente, anche il ritorno alla normalità con tutti i servizi pre e dopo gara che sono mancati in questi anni e che caratterizzavano la festa domenicale che non si fermava solo alla gara e al percorso.

Le e-Bike? Non devono essere un probema

Come già anticipato le tappe del Tour3Regioni nel 2022 apriranno anche alle e-Bike nel settore cicloturistico.

Tuttavia questo non deve essere un problema. Il mondo delle Gran Fondo deve attrezzarsi anche per ospitare questi nuovi mezzi. Gli agonisti continueranno a fare gli agonisti, ma è necessario dare spazio anche a chi non gli importa nulla della gara ma vuol godere di un percorso preparato e segnato.

Le GranFondo? Non sono mai state solo agonistiche

Da sempre nelle Granfondo non sono mai esistite solo le categorie agonistiche che sono state però sempre il pilastro principale. Tuttavia nelle categorie cicloturistiche, l’utilizzo delle e-Bike è più che triplicato e precludere la loro partecipazione vorrebbe dire eliminare di fatto la categoria. Ovviamente la convivenza sugli stessi tracciati deve essere studiata con criterio.

Gli agonisti? Ci sono e sono tanti

Chi dice che il mondo agonistico è morto probabilmente non ha una cognizione reale della situazione attuale. Gli agonisti ci sono ancora e sono ancora tanti. Il fatto è che tantissime persone si sono avvicinate alla Mountain Bike in questi anni e quello che prima era un rapporto di supremazia tra agonisti e cicloturisti, si è inevitabilmente equilibrato (anzi ribaltato) per l’esplosione del settore turistico.

I numeri pre-covid? Torneranno solo se si lavora bene

Al momento siamo molto lontani dai numeri pre covid in linea generale. Ma se si lavora bene, tutti gli organizzatori torneranno a togliersi le loro soddisfazioni. Come in tutte le cose che una ciclicità degli eventi. Il picco per chi voleva fare “i numeri” è passato già prima del 2019. Ora il lavoro necessario sarà di qualità, finalizzato al divertimento di chi vorrà partecipare, sia per agonismo, sia per solo divertimento.